Gent.le collega,, prima di tutto ti ringrazio per i complimenti e mi scuso per il ritardo nella risposta,
tornando alla domanda diciamo che il discorso inerente la chiusura ha sempre suscitato molti perplessità . In realtà il problema non esiste, nel senso che non dobbiamo pensare di ragionare per conicità prestabilite adattando un cono ad un canale che abbiamo sagomato con una conicità nota, bensì dovremmo adattare il cono ad un apice che può essere differente per diametro e conicità da dente a dente. Per questa ragione possono tornare utili i coni non standardizzati, debitamente calibrati per ciò che concerne il diametro, o utilizzare coni .04 che spesso si adattano bene al canale.
Il prof Metzeger preferisce customizzare il cono ammorbidendolo con dei solventi e registrando così una impronta del canale; questa metodica , che prende il nome di “master “cone”, e’ molto utile nel caso di apici ovali e rimaneggiati e viene utilizzata con una chiusura laterale a freddo.
L’utilizzo di uno strumento rotante “tradizionale” ;solo per lavorare il terzo apicale tenderebbe comunque ad alterare l!anatomia che il SAF ha preservato quindi non è auspicabile con questa metodica.
Spero di essere stato chiaro e per qualunque dubbio non esitare a contattarmi ancora
Saluti
Francesco
Di: Francesco Bellucci
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